giovedì 15 agosto 2013

CICIANO, IL CIACCINO E LA PALLA EH!

No, non sto giocando a inventarmi le parole, nè cerco associazioni strane di suoni.
Andiamo con ordine.
Ciciano è un paesino risalente al XIV secolo, in provincia di Siena, a ben 506 metri slm, quasi montagna! Si sviluppa lungo una strada pricipale intorno alla quale troviamo case, botteghe, e chiesetta del 1609. Un paesino tranquillo, gioviale dove passo sempre ore serene e piacevoli.
Il Ciaccino invece è il termine usato nel senese per indicare un tipo di focaccia, o schiacciata, generalmente bassa, che può essere farcita in molti modi diversi, oppure essere semplice e croccante. 
La Palla eh! è un gioco "erede di un'antica tradizione tramandata nelle generazioni che sembra risalire storicamente a giochi praticati dagli antichi Romani, mutuati dai Greci" che si pratica nei paesi della Maremma toscana, Piloni, Torniella, Tirli e Vetulonia nella provincia di Grosseto, e nelle frazioni di Ciciano e di Scalvaia in provincia di Siena. Le regole sono abbastanza complicate e per questo vi rimando al sito http://www.pallaeh.eu/. Eh! è chiaramente il grido emesso dai giocatori nel lanciare la pallina, e la strada principale di Ciciano è uno dei campi di gioco dove si svolgono le partite. 


Dopo questa breve spiegazione vi racconto che ad attrarmi a Ciciano non è solo veder giocare amici a questo antichissimo tipo di tennis, ma ci sono anche ragioni di tipo gastronomico. Strano a dirsi, eppure il cibo è l'ultimo dei miei interessi! 
Scherzi a parte, a Ciciano si mangia veramente bene. In mezzo al bosco è allestito una cucina, con forni a legna e griglie, la Capannina, dove in occasioni di feste, e della Palla eh! per l'appunto, le signore del paese mettono in campo la loro arte culinarie e preparano piatti tradizionali del posto. Dalla classica grigliata e bistecca, alla zuppa cicianese, alla pasta cacio e pepe, tagliatelle al cinghiale, e i dolci tutti fatti in casa
Ma ora veniamo al CIACCINO




Durante i giorni della Palla eh! il forno del paese sforna centinaia di ciaccini, principalmente di due tipi, con uvetta e noci o con gli sfrizzoli. L'impasto, fatto di farina, acqua, strutto e lievito, viene preparato la notte precedente, riposa per alcune ore e poi si cominciano le infornate. 
Caterina ci racconta che la ricetta è antichissima, viene tramandata generazione dopo generazione; lavorare al forno vuol dire però perdersi la festa e le partite ed è quindi un po' un sacrificio, che però viene fatto volentieri, per poter perpetrare le tradizioni.
Ad agosto anche a Ciciano fa molto caldo, e nella piccola stanzetta dove è acceso il forno la temperatura è altissima. Bisonga prima preparare l'impasto, a mano chiaramente, poi disporlo sulla spianata, preparare il fuoco, fare attenzione alla brace, infornare i ciacciani, chiudere e riaprire il forno varie volte per controllare la cottura, sfornare e ricominciare daccapo! In piazza i ciaccini vanno a ruba e non si fa in tempo a mandare le ceste piene che dopo pochi minuti tornano vuote. 

  


La mia versione preferita è con le noci e l'uvetta; non è una focaccia dolce, ma croccante e morbida nei punti più spessi. Il forno a legna dà una fragranza deliziosa, le noci sono perfette col pane non salato e ingentilito dall'uvetta soffice e dolce. Prima di infornare si spolverizza la pala con della farina di mais, che aggiunge croccantezza. Al centro della focaccia un buco, che serve per il trasporto del ciaccino bollente: basta infilarci uno stecco e portarsi in giro il proprio ciaccino. 




Ho passato con Elena, Sarah e Caterina un'oretta circa, e mi sono fatta raccontare la ricetta, il procedimento, la storia e chiarmente ho assaggiato un ciaccino appena uscito dal forno. Abbiamo scattato tantissime fotografie, e se all'inizio le ragazze erano un po' restìe, alla fine si sono prestate agli scatti. 
Il bello di Ciciano è anche questo: ti senti sempre ben accolto, non sei un ospite, uno straniero che viene ad assistere a una festa, ma sei parte della festa stessa, quindi se il prossimo agosto vi trovate in zona, vi invito a partecipare alla Palla eh! e alla sagra del ciaccino.  


Tutte le fotografie sono di Tommaso de Sando








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