mercoledì 31 ottobre 2012

Castello di Ama: "il cammino della felicità" nel cuore del Chianti classico

Domenica d'ottobre, inaugurazione di un'opera d'arte contemporanea: diluvia, fa freddo (tanto), per arrivarci si deve "affrontare" almeno una mezz'ora di curve e salite e discese.
Ma poi si arriva e quando si è lì ci si dimentica di tutto il resto, perchè si viene catturati immediatamente dalla sua magia: siamo a Castello di Ama.

foto Alessandro Moggi

Castello di Ama è un piccolo borgo a circa 500 metri sul livello del mare nel cuore del Chianti Classico, zona di vigneti, di oliveti e di paesaggi mozzafiato. Ama è un piccolo borgo fatto di sassi antichi, con due ville settecentesche, due cappelle, una cantina di 300 anni fa che custodisce barrique in cui matura un chianti cru, e una strada di grandi pietre che scendono e costeggiano i pochi edifici del paese. 
Le vigne intorno ad Ama danno uve dalle quali Marco Pallanti ricava vini pregiatissimi stimati in tutto il mondo. E da tutto il mondo vengono persone a visitare il castello, a degustare i vini ma anche a scoprire la parte di Ama che custodisce opere di arte contemporanea realizzate da noti artisti.


Dal 2000 ogni anno Lorenza Sebasti e Marco Pallanti, in collaborazione con la Galleria Continua di San Gimignano, presentano ad Ama una nuova creazione: l'artista è chiamato a pensare e realizzare in loco la sua opera, vivendo per alcuni giorni a stretto contatto con il borgo, le cantine, le persone, i vini. Da questa esperienza lui (o lei) trae ispirzione e sceglie il luogo dove porre e realizzare la propria creazione. Così Lorenza e Marco hanno voluto che l'arte si fondesse, in un dialogo continuo, con il vino, le barrique, con le cantine, i prati, gli alberi da frutto, con Ama in tutta la sua essenza. 

Il 28 ottobre è stata inaugurata l'11^ installazione permanente di Ama: Le Chamin du Bonheur di Pascale Marthine Tayou. Pascale (che declina volutamente il suo nome al femminile) è un artista camerunense che vive a Parigi e che della Toscana coglie la bellezza, l'importanza storica delle sue città e dei suoi borghi, la cultura che la permea, ma nota anche l'assenza del colore, elemento essenziale invece della sua di cultura, quella africana.

foto Alessandro Moggi
Pascale porta quindi ad Ama il colore, e lo fa dipingendo alcune pietre della strada che percorre tutto il paese. Colori vividi, accesi, che al tramonto sembra si illuminino di luce propria, indicando la via, un percorso da seguire. All'inizio della strada troviamo un gran numero di sassi colorati, nel "mezzo del cammin" molti meno, quasi scompaiono, alla fine del percorso ecco ancora una moltitudine di colori.

foto Elena Policella

foto Elena Policella
A me queste pietre colorate hanno ricordato una delle mie favole preferite di quando ero bambina, Il mago di Oz e le pietre dorate che Dorothy doveva seguire per tornare a casa affrontando però molti ostacoli. E Pascale infatti spiega così la disposizione delle pietre dipinte: il colore rappresenta la felicità (le bonheur) che l'uomo incontra e conquista nella propria vita, così come incontra momenti bui e tristi (ecco l'assenza di colore, le pietre grigie) ma poi ritorna a essere felice una volta affrontate e risolte le diffoltà (e torna il colore, la gioia).

Nonostante la pioggia torrenziale e il freddo, l'inaugurazione è stata un successo: il paese è stato visitato da moltissime persone e Pascale ha stretto mani, elargito sorrisi e si è concesso alle fotografie coi fan (qui sotto mi vedete con lui).



Chiaramente non è mancato l'ottimo vino di Ama, Haiku (nuovo nato qui al Castello) e Al Poggio. E poi il forno che sfornava focacce calde, pizze, l'olio nuovo franto il giorno prima, i salumi, il camino accesso, la schiacciata all'uva, i brigidini (non dimenticate che state leggendo il blog Meno Male son golosa ;), le fotografie e l'atmosfera di una giornata piovosa votata all'arte e al vino.

La maggior parte delle fotografie che vedete in questo post e che lo impreziosiscono sono di un altro artista: Alessandro Moggi, fotografo ufficiale di Ama e splendido occhio sul mondo.

Se volete "visitare e degustare" Ama questo è l'indirizzo a cui scrivere: info@castellodiama.com


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